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Benessere
nel luogo di lavoro.

Le modalità delle prestazioni lavorative sono cambiate e il grado di autonomia del lavoratore spesso non coincide con altrettanta consapevolezza che inevitabilmente questa autonomia necessita.

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L’Homeworking, ad esempio, oltre a richiedere una maggiore responsabilità e gestione di sé, influisce sulle prestazioni in diversi modi critici:

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  • Riduzione degli spazi informali tra capo e collaboratore;

  • Spersonalizzazione dei contributi al risultato complessivo delle varie unità organizzative.

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Comprendere i fattori che influenzano l'equilibrio vita-lavoro.

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In questo contesto, al datore di lavoro è richiesta una comprensione degli effetti di questo cambiamento delle modalità di prestazioni in termini di benessere percepito e sul prendersi cura.

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I fattori di influenza sul benessere lavorativo che scaturiscono dalla modalità Homeworking vanno a configurarsi in un sistema multidimensionale che coinvolgerà (positivamente o negativamente) l’equilibrio vita – lavoro, la sfera emotiva che interviene nella attribuzione di significato agli eventi e, infine, la salute fisica.

Man on Laptop

Analizzare i cambiamenti da più prospettive.

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Per i datori di lavoro, ad esempio, possono divenire rilevanti le preoccupazioni (con possibili implicazioni ansiogene) sulla trasformazione degli obblighi e delle responsabilità che le norme assegnano a dirigenti e preposti.

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Per i dipendenti, sempre a titolo di esempio, può divenire rilevante l’eventuale esposizione al rischio da stress lavorativo come l’intensità della domanda lavorativa, la sua controllabilità e la sua desiderabilità.

 

Inoltre, i cambiamenti possono riguardare la dimensione dei sovraccarichi muscolo scheletrici a seguito di posture che i lavoratori in Homeworking possono mantenere per lunghi periodi di tempo in ambienti e con attrezzature non allo stesso livello di predisposizione ergonomica come quelli pensati per la sede aziendale.

La chiave è la consapevolezza.

Wellness at Work Italia è la risposta all’esigenza delle persone di crescita di consapevolezza del proprio ruolo nell’organizzazione in considerazione delle mutate condizioni in cui si opera e si opererà.

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Wellness at Work Italia è un’iniziativa di Hirelia srl a cui appartiene il Brand WaW Wellness at Work®. Si tratta dell’evoluzione naturale del progetto di ricerca iniziato nel 2010 dal nome Back School at Work®, la scuola della schiena entra nei luoghi di lavoro

Il progetto Back School at Work® (poi standardizzato nel Metodo Back School at Work® per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici) è nato per rispondere all’esigenza di trovare strumenti efficaci per prevenire e ridurre uno dei rischi specifici più diffusi e impattanti dal punto di vista del lavoratore e dell’azienda che è quello dei disturbi muscolo scheletrici in tutte le sue declinazioni, sia come conseguenza di un lavoro faticante (vedi Movimentazione Manuale dei Carichi) ma soprattutto per le attività che comportano posture incongrue non regolamentate. 

Lavoratore sorridente

Il gruppo di ricerca costituito da un analista di rischio, uno psicologo del lavoro specializzato in NTS, un esperto in tecniche di apprendimento nella formazione degli adulti e fisioterapisti osteopati ha costruito un format di formazione e addestramento finalizzato allo sviluppo della consapevolezza posturale (come una specifica della consapevolezza situazionale che è la più importante tra le Non Technical Skill) individuando strategie di adattamento al lavoro finalizzare a colmare la distanza che ineliminabile c’è tra Uomo e Macchina . 

 

Come normale evoluzione del progetto Back School at Work® sono state studiate le implicazioni che i disturbi muscolo scheletrici hanno nel benessere lavorativo come sintomo di altri aspetti a esso correlati quali a esempio stress, alimentazione, tipologia di lavoro, fatica, ecc. Così viene esteso il progetto per inglobare diversi marcatori correlati e nasce l’iniziativa Wellness at Work Italia, in costante evoluzione.

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