Stress lavoro correlato
Disturbi muscolo scheletrici e stress
Di cosa si tratta
Intendiamo per stress lavorativo la condizione di prolungata attivazione dell’organismo che conduce a un esaurimento. Quando, più o meno consapevolmente, il soggetto lavoratore vive l’intensità delle caratteristiche fisiche e psicosociali del lavoro come superiori alle proprie risorse di risposta (fuga e/o adattamento e/o trasformazione del contesto), allora inizia a manifestarsi la “sindrome generale di adattamento” che, se mantenuta per prolungati periodi di tempo (a causa, per esempio, del fallimento dei tentativi di risposta alle variazioni ambientali), può portare ad alterazioni del comportamento e della salute.
Tra le più ricorrenti manifestazioni di alterazione dello stato di salute e benessere, ci sono i Disturbi Muscolo Scheletrici (DMS).
La relazione causale
La relazione causale tra stato di stress e DMS ha precise basi fisiologiche. Il mantenimento per lunghi periodi di tempo dello stato di attivazione generale dell’organismo si accompagna a una sovrapproduzione endocrina di cortisolo che porta al “catabolismo della massa magra”, in particolare dei tessuti muscolari. (Con il termine catabolismo si indica il processo di consumo e degradazione della sostanza organica, invece, con il termine metabolismo si indica il processo opposto di costruzione e aumento della sostanza organica e della sua complessità). Le conseguenze sono i disturbi del sonno, del tono dell’umore (ansia, depressione, aggressività).
Fin qui siamo in un terreno di conoscenze ormai popolari che quasi si configura come senso comune: lo stress è legato al “mal di schiena”.
Un circolo vizioso
L’anello di retroazione composto da stress e DMS ha solo relazioni di influenza positive. Si tratta, quindi di un anello caratterizzato da feedback reciprocamente alimentanti che tende al progressivo allontanamento dall’equilibrio. Perché un anello di retroazione tenda all’equilibrio, è necessaria la presenza di un numero dispari di relazioni di influenza negative.
La relazione tra stress e DSM è quella tipica di un circolo vizioso e caratterizzato da feedback autoalimentanti.
Da un punto di vista sistemico, quindi, il problema diventa quello di introdurre una forza di contrasto che agisca con un’influenza di segno negativo, ovvero stabilizzante.
Il protocollo formativo
Il Metodo
Il protocollo di formazione Back School at Work®, agendo sullo sviluppo di competenze personali utili alla prevenzione dei DMS, è una efficace leva di azione per spezzare il circolo vizioso tra stress e DMS.
L'azione
L’aumento delle competenze propriocettive e motorie contrasta gli effetti dello stato di stress sull’apparato Muscolo Scheletrico, introducendo un fattore di influenza di segno negativo.
L'esito
L’introduzione di un fattore con influenza negativa, porta il sistema globalmente a diventare negativo e tenderà all’equilibrio.
L’adozione del protocollo Back School at Work® consente di agire sul rischio di stress lavoro correlato in due direzioni:
1. Da un lato, aumentando le competenze motorie, di controllo posturale e di propriocezione i lavoratori risultano più protetti (coping individuale).
2. Dall’altro lato, la stessa adozione del protocollo rappresenta una tangibile manifestazione della disposizione dell’azienda a prendersi cura del benessere dei lavoratori.
La sola azione sui DMS non può esaurire le esigenze di governo del rischio di stress lavoro correlato, rischio per definizione multifattoriale e da trattare con una pluralità di provvedimenti. Ma, considerando che i DMS sono una delle più rilevanti conseguenze dirette e indirette dell’attivazione dell’organismo che si accompagna allo stress cronico, l’adozione del protocollo formativo Back School at Work® è un elemento portante di una buona strategia di governo di questo problema.